Ripubblichiamo la lettera inviata dal Comitato delle mamme Caltanissetta al sindaco della città, in merito al degenerare della crisi idrica e al sit-in di protesta che si svolgerà mercoledì 15 gennaio alle ore 9:00 di fronte alla prefettura.
Spettabile Sindaco,
La difficile situazione idrica impone la sua presenza ed il suo intervento In favore della cittadinanza come prevede il suo ruolo. Il giorno 10 c.m., si è svolto come lei saprà un sit-in autorizzato del comitato mamme per l’acqua di Caltanissetta Accanto i locali del gestore Caltaqua.Avremmo voluto rappresentare al direttore generale la situazione di grave disagio che sta subendo la cittadinanza ma il direttore era assente e nessuno ci ha ricevuto in sua vece: in mancanza del direttore chi ne espleta la funzione e perché non ha sentito il dovere di ascoltare le gravi problematiche della cittadinanza?
Nello specifico volevamo chiedere il perché del colore giallo dell’acqua che era stata erogata, nella mia zona giorno 9, e della portata ridotta che ha impedito evidentemente a tanti di ricevere l’acqua seppure al settimo giorno di attesa dopo l’interruzione programmata e del perché della turnazione così diversa nelle varie zone della città che ha lasciato a secco tanti cittadini anche per dieci giorni: se al settimo salti il turno più tre giorni di turnazione si arriva a dieci.
Altra domanda che avremmo voluto fare al gestore è perché durante una interruzione programmata non sia già nota la fine lavori e il conseguente nuovo calendario come accade in tutti i paesi civili? Volevamo rappresentare le semplici richieste di equità di turnazione e corretta comunicazione del gestore.
Chi ha rappresentato l’amministrazione con la sua presenza durante il sit-in ignorava la situazione: l’amministrazione comunale vive in città e se sì non ha subìto mancanza di acqua ed in seguito alla riparazione acqua inquinata? Le chiedo perché la sua ordinanza di divieto d’uso per parametri fuori norma è stata emanata giorno 10 quando sulla stessa ordinanza si legge che le analisi del laboratorio dell’A.S.P.. sono state comunicate il 9? Giorno 11 alle 22, con turno previsto il 12, ho continuato a ricevere acqua tutta la notte e fino alle 12 di giorno 12: mai avevo ricevuto così tante ore di acqua corrente (di solito sono 4-5).
In assenza di una sua revoca dell’ordinanza di divieto cosa ne fanno i cittadini di tutta quest’acqua che non possono usare perché inquinata se non nello scarico del wc? Chi ci ripaga di questa acqua buttata e della pulizia e disinfezione dei recipienti inquinati?
Resto in attesa di un suo sollecito riscontro ed auspico la possibilità di una interlocuzione pubblica confidando nella sua volontà di far garantire un servizio primario corretto.