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  • Salviamo l’ospedale delle Madonie! Assemblea a Petralia Soprana a difesa della sanità pubblica

    Salviamo l’ospedale delle Madonie! Assemblea a Petralia Soprana a difesa della sanità pubblica

    Nella giornata di ieri, a Petralia Soprana, si è svolta un’assemblea pubblica organizzata dalle Consulte Madonie, dal Comitato Cittadino di Petralia Sottana e da Associazioni varie.

    La discussione ha avuto come tema centrale la costruzione di un percorso comune per salvare l’unico ospedale ancora attivo nelle Madonie, il SS. Madonna dell’Alto di Petralia Sottana, che pare destinato alla chiusura.

    All’incontro erano presenti i sindaci e numerosi amministratori dei nove comuni facenti parte il nosocomio di Petralia Sottana, il presidente dell’Unione Madonie Luigi Iuppa, il Movimento civico “Pediatria a Petralia”, sindacati e tanti cittadini.

    Per il diritto alla salute nelle aree interne

    La struttura versa da tempo in condizioni di abbandono: negli ultimi anni sono stati smantellati il punto nascita e il reparto di ortopedia, mentre l’ospedale si trova privo del reparto di pediatria dal 2021, quando l’ultimo pediatra che vi lavorava è andato in pensione.

    Ad oggi, il corretto funzionamento del presidio sanitario è messo in crisi dalla mancanza di 60 unità tra medici e personale sanitario, che rischia di portare alla chiusura del reparto di medicina e chirurgia, sancendo di fatto la morte della struttura. A quel punto, tutti i madoniti bisognosi di cure mediche sarebbero costretti a dover percorrere ben 70 kilometri per raggiungere l’ospedale di Termini Imerese, il più vicino all’area.

    I vertici dell’Asp sostengono che la mancanza di personale sia figlia del fatto che i medici non vogliano recarsi a prestare servizio nelle Madonie e, a detta loro, ne sarebbe dimostrazione l’assenza di un numero adeguato di concorrenti per i bandi pubblici.

    In realtà, guardando proprio gli stessi bandi, appare evidente come le condizioni lavorative offerte non siano sufficientemente attrattive, dimostrando che il problema è a monte. Per di più, secondo il progetto messo a punto dall’Assessorato regionale della salute, l’ospedale di Petralia Sottana dovrebbe essere unito a nosocomi più grandi, cosa che renderebbe la gestione ancora più complessa e lacunosa.

    I madoniti e le istituzioni locali non sono disposti ad accettare lo smantellamento del SS. Madonna dell’Alto e la conseguente morte della sanità pubblica nelle Madonie.

    Alla fine dell’incontro è stato concordata, da parte di tutte le associazioni e le realtà presenti, la necessità di mobilitarsi per mantenere alta l’attenzione sul tema e dimostrare che i cittadini non sono disposti a scendere a compromessi.


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