Ancora una manifestazione dei disoccupati palermitani a difesa del reddito di cittadinanza. «Semu a mari» è la provocazione che hanno lanciato dalla affollatissima spiaggia di Mondello.
Redditu o travagghiu amu a campari
Per molti percettori, luglio è infatti l’ultimo mese in cui riceveranno il sussidio; da settembre sarà introdotto il “Supporto per la formazione e il lavoro”, la nuova misura del Governo Meloni. La popolazione verrà divisa in “occupabili” e “non occupabili. I primi percepiranno solo 350 euro al mese e dovranno seguire corsi di formazione. I “non occupabili”, ovvero coloro che hanno dentro il nucleo familiare almeno un minore, un anziano o un disabile continueranno a ricevere il Rdc fino a dicembre e da gennaio l’assegno di inclusione.
«Si parla di occupabili, ma il lavoro dov’è? Sul portale IDO (incrocio domanda/offerta di lavoro) della Regione Siciliana sono presenti soltanto 133 offerte di lavoro per oltre 500 mila siculi coinvolti nella misura – spiega Davide Grasso, presidente dell’associazione Basta Volerlo -. Come potrebbe mai campare una persona con soli 350€? In questo modo si andrà ad incentivare il lavoro nero e lo sfruttamento, è mai possibile che uno Stato civile permetta tutto questo? Essere poveri non è una colpa».
«Semu a mari. Redditu o travagghiu amu a campari» si legge nello striscione dei disoccupati, alludendo alla precaria condizione economica in cui molti si troveranno.
«Mentre c’è chi si gode le vacanze estive, tanti siciliani si ritrovano invece con l’acqua alla gola – continua Tony Guarino -. A fine mese verrà infatti erogata l’ultima rata del Reddito di Cittadinanza, che sancirà il passaggio alla nuova misura riformata del governo, comportando per molti la perdita del sussidio o un’incredibile riduzione. A tutti i siciliani va garantita dignità sociale e lavoro. Che faremo da settembre?»
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