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  • Anche a Unipa gli studenti montano le tende contro il caro-affitti

    Anche a Unipa gli studenti montano le tende contro il caro-affitti

    Questa mattina, a Unipa, gli studenti hanno montato le tende per il diritto all’abitare. Dopo le manifestazioni che hanno interessato nei giorni scorsi i principali atenei italiani, anche gli studenti dell’Università degli Studi di Palermo si mobilitano a sostegno dei colleghi fuori sede sul tema del caro-affitti. Il presidio, montato davanti l’Edificio 19 di Viale delle Scienze, rimarrà attivo in attesa di un incontro con i protettori di ateneo.

    Gli studenti tra guerra, crisi economica e gentrificazione 

    «La recente guerra in Ucraina e la conseguente impennata dell’inflazione – scrivono in un comunicato congiunto il Laboratorio Studentesco Autonomo e le associazioni Impronta Studentesca, Vivere Ateneo, Uniattiva, UniTrapani, Onda Universitaria, Aulett@99’, UniXcento, Avanti e Nuova Realtà Giovanile – si aggiunge a una situazione già critica a seguito della crisi economica, contestuale alla recente pandemia e all’imperversante gentrificazione che ha fatto schizzare alle stelle gli affitti nelle principali città italiane, non ultima il nostro capoluogo».

    Gli studenti sottolineano come, sebbene la Sicilia non possa lamentare gli stessi aumenti registrati nelle principali città del Nord e Centro Italia, il fenomeno qui si scontri con un contesto socio-economico sempre più depresso, che combatte con stipendi ben al di sotto della media nazionale, al netto di costi e disservizi sui trasporti intraregionali che non hanno eguali con il resto della penisola.
    In più, il fenomeno degli affitti brevi destinati al comparto turistico impone a centinaia di studenti di lasciare le loro abitazioni con l’arrivare dell’estate, per far spazio a una clientela disposta a pagare, per pochi giorni, la stessa cifra che gli studenti pagano mensilmente.

    Diritto allo studio è diritto all’abitare

    «Abbiamo ritenuto – afferma Giovanni Castronovo del Laboratorio Studentesco Autonomo – che le proteste partite al Nord Italia dovessero essere riportate anche qui in Sicilia dove, anche se le problematiche sono diverse, il diritto all’abitare non è ugualmente garantito. Ci teniamo a sottolineare le disastrose condizioni degli studentati universitari e il numero esiguo di posti letto garantiti dall’ERSU di Palermo, che lascia fuori centinaia di studenti dalle residenze universitarie. Il diritto all’abitare, nel suo complesso, è parte integrante del diritto allo studio: a tutti gli studenti va garantita la possibilità di poter studiare e vivere in maniera dignitosa».

    Infine, gli studenti in protesta accendono una luce sulle recenti novità normative introdotte dal DM 1320/21, che hanno portato all’aumento del valore reddituale necessario per considerare la capacità di reddito di uno studente indipendente, passato da 6.500 euro (sufficienti fino all’anno accademico 2021/2022) a 9.000 euro annui, pena l’attrazione fiscale nel nucleo familiare d’origine, con conseguente aumento dell’ISEE relativo degli studenti. «A causa di questa riforma scriteriata – aggiungono gli studenti – migliaia di studenti in tutta Italia si sono visti negare l’accesso alle residenze universitarie, oltre che alle borse di studio».


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