Questa mattina, centinaia di studenti palermitani sono scesi in piazza, raggiungendo in corteo Palazzo Comitini, sede della Città Metropolitana. Chiedono più investimenti per le scuole di città e provincia; lamentano strutture fatiscenti, tetti che crollano, assenza quasi totale di impianti di riscaldamento e areazione.
Studenti stanchi delle scuole che cadono a pezzi
Il corteo, organizzato dal Coordinamento Studenti Palermitani, segue le proteste degli ultimi giorni nei tre plessi dell’Almeyda-Crispi, al Pio La Torre, all’Einstein, al Basile- D’Aleo di Monreale. Presenti questa mattina anche studenti dei licei Catalano, Galilei, Danilo Dolci e degli istituti Marco Polo, Medi e Don Orione.
«Siamo costretti a passare la maggior parte delle nostre giornate – spiega Alessandro Bianchi, rappresentante di istituto del Damiani-Almeyda – chiusi in strutture fatiscenti e molto spesso non a norma, che non garantiscono la sicurezza di noi studenti, che si allagano alla prima pioggia, in cui non ci sono abbastanza spazi per ospitare tutti. I ragazzi spesso vengono collocati in spazi che non sono adibiti ad aule come laboratori o addirittura corridoi».
Alla fine del corteo, una delegazione di manifestanti è stata ricevuta da due dirigenti della Città Metropolitana, Salvatore Serio e Nunzio Maniscalco, che si sono fatti carico delle difficoltà evidenziate dagli studenti, con la promessa di intervenire da subito.
«Siamo stanchi – conclude Bianchi – di vivere sempre lo stesso disagio ogni inverno, con i riscaldamenti che smettono di funzionare o non esistono proprio. Siamo ben consapevoli che questi problemi siano legati alla carenza di fondi e di capacità organizzative; le problematiche che solleviamo devono essere risolte dai dirigenti scolastici con l’ex provincia, non scaricati sugli studenti».
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