I viandanti che si accingono a percorrere la Via Fabaria dalla sua prima tappa, si trovano di fronte a un’imprevista variazione di percorso. L’Esercito Italiano ha deciso di riprendere le esercitazioni militari nella zona di Drasy – Punta Bianca, a ridosso della Riserva Naturale Orientata di Punta Bianca-Monte Grande.

Le esercitazioni, che erano state interrotte con l’istituzione della Riserva, sono state riprese, causando un cambiamento nella rotta della Via Fabaria. Nonostante non ci siano indicazioni precise sulla durata delle operazioni militari, la situazione ha costretto a creare un bypass asfaltato per evitare l’area del poligono, reindirizzando i viandanti verso la zona archeologica di Montagna Grande poco dopo Punta Bianca.

Questa variazione non è l’unica difficoltà che si affronta lungo questa tappa. Negli ultimi tempi si sono verificati diversi eventi destabilizzanti: un crollo di un costone argilloso dopo punta Zingarello, l’attivazione di un camping che ha rivendicato la proprietà della Trazzera delle zolfare, tradizionale sentiero percorso da secoli e, soprattutto, il ritorno delle esercitazioni militari all’interno della riserva naturale appena istituita.

Questa serie di eventi ha messo a dura prova la tranquillità di coloro che devono percorrere questa tratta e ha sollevato interrogativi sulla gestione del territorio e sulla priorità data alla conservazione ambientale rispetto alle esercitazioni militari. Resta da vedere come si evolverà la situazione a riguardo, ma evidentemente è chiara la volontà da parte dello Stato italiano di investire e indirizzare le proprie risorse nelle forze dell’ordine ignorando completamente che l’esercito si addestri in una riserva naturale, trascurando le problematiche, già presenti, che i Siciliani vivono in quella zona.