Ancora proteste per i disoccupati palermitani ex percettori del reddito di cittadinanza. Questa mattina sono rimasti in presidio sotto la sede dell’Inps, in via Laurana, per protestare contro la confusione creatasi a seguito all’abolizione del Reddito e per segnalare lo stato di abbandono in cui versano più di 700mila nuclei familiari.
Dal gennaio 2024, infatti, verrà stanziato l’Assegno di Inclusione sociale (ADI) per tutti gli ex percettori di reddito considerati “non occupabili”. Ma la data a partire dalla quale sarà possibile presentare la domanda per il sostegno economico non è ancora nota. Probabilmente, il decreto attuativo sarà emanato lunedì 18 dicembre.
«Considerando i giorni di ferie dovuti alle festività natalizie, i sabati e le domeniche – spiegano i disoccupati in piazza – resta poco tempo a disposizione per richiedere la misura. Chi non riuscirà a fare domanda all’Inps entro la fine dell’anno, per via dell’intasamento che si verrà a creare nelle strutture preposte, rischia di non ricevere i soldi nel mese di gennaio. Ad oggi non è neppure certo che le persone che faranno richiesta nel mese di gennaio riceveranno il sostegno nello stesso mese».
Durante il sit-in di protesta, una delegazione di manifestanti ha incontrato Domenico Meli e Rosario Scimeca, della direzione regionale dell’Inps, allo scopo di chiedere chiarimenti e garanzie per le migliaia di famiglie siciliane che non hanno la certezza di poter riuscire a pagare l’affitto, le bollette e la spesa.
“La dirigenza regionale dell’Inps – ha affermato Davide Grasso, tra gli organizzatori della protesta – sostiene che da lunedì 18 dicembre verrà finalmente pubblicato il decreto attuativo. A quel punto sarà possibile presentare la domanda per l’Assegno di Inclusione. Abbiamo espresso le nostre criticità: è troppo tardi il 18 di dicembre. La gente avrà soltanto sei/sette giorni per poter andare al Caf e presentare la domanda. Caf e patronati saranno sicuramente colmi di gente, senza tenere conto di chi andrà in ferie».
«Abbiamo fatto presente anche le varie criticità che ci sono sul decreto – afferma Tony Guarino, organizzatore della protesta – per quanto riguarda i punteggi in scala di equivalenza, dove vengono fatte distinzioni tra bambini invalidi di serie A e bambini invalidi di serie B. Una vergogna. Continueremo sempre a vigilare su questa situazione e terremo aggiornati tutti per garantire i diritti dei siciliani. A lunedì».
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