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  • «Vogliamo essere ascoltati» protesta al Basile – D’Aleo di Monreale

    «Vogliamo essere ascoltati» protesta al Basile – D’Aleo di Monreale

    Questa mattina gli studenti del liceo Basile-D’Aleo di Monreale non sono entrati in aula. Hanno infatti manifestato, bloccando gli ingressi dell’istituto, a causa della mancata autorizzazione allo svolgimento della settimana dello studente da parte del Dirigente Scolastico, Loredana Lauricella.

    La vicenda

    La richiesta è stata respinta a causa delle preoccupazioni legate a possibili violazioni delle norme anti-covid. Gli studenti sostengono invece di avere proposto un programma nel totale rispetto delle condizioni sanitarie e chiedono dunque maggiore considerazione da parte del Dirigente, che sembra non essersi dimostrata disposta ad ascoltare le esigenze dell’istituto, ignorando le richieste di dialogo da parte dei rappresentanti degli studenti.

    Blocco delle lezioni e slogan

    I ragazzi, dunque, hanno deciso di non svolgere regolarmente le lezioni, bloccando gli ingressi con degli striscioni con su scritto «Settimana dello studente: è un nostro diritto» e «Lauricella, dove sei? Almeno rispondici alle mail». Gli studenti sono poi rimasti all’esterno dell’istituto, riportando le loro istanze al megafono e lanciando cori con l’intento di attirare l’attenzione della Dirigente. Il corpo studentesco ha comunque consentito ai docenti il regolare accesso all’edificio a tutela dello svolgimento del pubblico servizio.

     Le dichiarazioni degli studenti

    In merito, la rappresentante di Consulta e promotrice del collettivo autonomo della scuola – che fa a sua volta parte del coordinamento Studenti Palermitani- Gabriella Diecidue, dichiara: «Questa protesta nasce dalla volontà di noi studenti e studentesse dell’istituto Basile-D’Aleo di rivendicare il nostro diritto alla settimana dello studente. Non capiamo infatti perché la nostra scuola sia una delle poche a non svolgere questa settimana di iniziative, che ci risulta essere un nostro diritto scolastico. Abbiamo provato più volte a chiedere spiegazioni alla preside, che ha risposto a me e Gabriele Rispetta, nella figura di rappresentanti degli studenti e della consulta, sempre in maniera negativa. Non capiamo come mai, inoltre, la sua risposta riguardi sempre le normative anti-covid dato che il programma che le abbiamo presentato non prevede alcuno spostamento tra classi, ma piuttosto l’ingresso cadenzato di relatori esterni che in poche occasioni verrebbero a discutere di varie tematiche. La verità è che la protesta di oggi nasce da una serie di malesseri che abbiamo riscontrato tra studenti e rappresentanti quest’anno rispetto all’atteggiamento della Dirigente scolastica nei nostri confronti, che sembra essere noncurante delle nostre esigenze e richieste. Crediamo che la settimana dello studente sia importante non solo in quanto occasione di recupero, ma anche perché ci consentirebbe di ampliare le nostre conoscenze e di non rendere la scuola un luogo solamente accademico, ma anche uno spazio di dibattito su temi non compresi nel programma, scelti da noi studenti, e non per forza dai docenti o dalla Dirigente stessa».

    E alla fine la Preside arriva

    A seguito della protesta, la Dirigente scolastica di è recata presso l’istituto e ha incontrato i rappresentanti. Domani si svolgerà un’assemblea straordinaria studentesca per decidere sulla settimana dello studente.

    Seguiranno aggiornamenti.


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