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  • Catalogna, Diada 2022: indipendenza fino alla vittoria

    Catalogna, Diada 2022: indipendenza fino alla vittoria

    Oggi, 11 settembre, si celebra la Diada National de Catalunya. La Giornata nazionale della Catalogna non è solo un giorno di festeggiamenti e orgoglio nazionale, ma soprattutto un momento in cui i partiti e le organizzazioni politiche richiamano il popolo catalano in piazza per rilanciare il loro messaggio di indipendenza.

    Quest’anno, poi, è un anno particolare, marcato non solo da una forte crisi economica e sociale, ma anche dal quinquennale del referendum che nel 2017 segnò il più alto momento di mobilitazione sociale e scontro con lo Stato spagnolo. Anche per il primo di ottobre, anniversario del referendum, è stata infatti lanciata una mobilitazione generale per la quale si prevede una grande partecipazione popolare.

    La giornata sarà scandita dagli eventi ufficiali della Generalitat e dalle manifestazioni dell’11 settembre, una indetta a Barcellona dall’Assemblea Nazionale Catalana con il sostegno di Òmnium Cultural, le altre organizzate dalla sinistra indipendentista in quattro diverse città durante il corso di tutta la giornata.

    Tornem-hi per vèncer: Independència

    Come ogni anno, la manifestazione organizzata dall’ANC inizierà in coincidenza con le 17:14, per ricordare la caduta di Barcellona nelle mani delle truppe borboniche durante la Guerra di Successione Spagnola nel settembre del 1714.
    La manifestazione sarà guidata dallo slogan: «Torniamo a vincere: Indipendenza!». Secondo l’Assemblea nazionale della Catalogna, questo messaggio vuole «rimettere l’indipendenza al centro del dibattito politico”, così come “non aspettarsi nulla da nessuno che non sia il popolo».

    Anche il Presidente della Generalitat Carles Puigdemont, dall’esilio a Bruxelles, ha mandato un messaggio per invitare a partecipare alla piazza dell’11S, affermando che «se l’obbiettivo è l’indipendenza, la mobilitazione è la condizione necessaria».

    Ens movem perquè tot canviï

    La CUP si mobiliterà invece sotto lo slogan «Ci muoviamo affinché tutto cambi». L’intento è quello di far risaltare la mancanza di un’agenda sociale che affronti l’incertezza e la precarietà alla quale sono sottoposte le classi popolari del paese in un contesto di crisi economica e sociale.

    L’organizzazione ha lanciato quattro differenti momenti che si svolgeranno durante tutto il corso della giornata a Girona, Lleida, Reus e Barcellona, sommandosi agli altri eventi organizzati dal movimento popolare della sinistra indipendentista in giro per il paese.

    Dal Manifesto comune «Fino alla vittoria. Unità popolare, organizzazione e lotta»:

    «Senza avere avuto la minima tregua dalla pandemia da Covid, adesso pretendono che a pagare i costi della crisi delle materie prime, della crisi ecologica, della guerra imperialista, e il grande aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, continuino ad essere la classe lavoratrice e tutti le classi popolari. Questa è la lotta di classe nel 2022 nei Paesi Catalani.

    Davanti a questa situazione sempre più estrema, i governi progressisti che sono a capo delle principali istituzioni dei paesi catalani, insieme al governo dello Stato spagnolo, fanno tutto il possibile per mantenere la pacificazione sociale. Non sono stati capaci di tenere testa all’imposizione del 25% di castigliano nelle scuole e stanno cercando in tutti i modi di svendere il “marchio Barcellona” o “Catalogna” ai giochi olimpici invernali, a aerei e crociere, holding, hub e Hard Rock Cafè.

    Davanti a questa situazione, la sinistra indipendentista ha sempre più chiaro che la rottura politica con lo Stato e il sistema dominante comporta una rivoluzione politica, e l’unità popolare è l’unico spazio politico capace di guidarla.

    I Paesi Catalani non sono un sogno romantico, ma una realtà palpabile con la lotta popolare.
    Siamo convinti di avere tracciato un cammino, quello della lotta, e che questo cammino non finirà finché non vinceremo».


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