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  • Aumento degli stipendi a Unipa: irruzione degli studenti al rettorato

    Aumento degli stipendi a Unipa: irruzione degli studenti al rettorato
    Questa mattina un gruppo di studenti del Laboratorio Studentesco Autonomo dell’Università degli studi di Palermo, ha fatto irruzione al rettorato, sito all’interno di Palazzo Chiaramonte, perché «negli ultimi giorni è avvenuto l’ennesimo e indecente schiaffo nei confronti di noi studenti universitari» – si legge in una nota. Megafonaggio e uno striscione, esposto dal balcone interno, con scritto: «Per voi aumenti degli stipendi, per noi tasse e servizi scadenti». 

    Il riferimento è all’aumento degli stipendi del personale amministrativo di Unipa, approvato dall’ultimo Consiglio di Amministrazione del 10 marzo scorso. Si parla di 17 mila euro in più per il rettore di Unipa e poco meno di 7mila per il prorettore vicario; circa 4.700 euro per i prorettori e i direttori di dipartimento; aumenti significativi nei compensi anche per i componenti del consiglio di amministrazione e per i revisori dei conti.
    Midiri percepirà non più 32.782,91 euro di indennità per la carica, ma 50mila euro; mentre il prorettore vicario, da 13.113,16 euro passerà a 20mila e così via, per aumenti del 52,5 per cento.
    «Inaugura così il nuovo rettore i suoi anni di governo dell’Università. Uno schiaffo alle condizioni in cui noi studenti siamo costretti ad affrontare i nostri studi. In un Ateneo coi i più alti tassi di idonei non assegnatari di borse di studio e alloggi, dove i servizi per il diritto allo studio sono pressocchè inesistenti, dove le strutture in cui siamo costretti a studiare sono fatiscenti e inadeguate, per non parlare delle residenze universitarie, edifici che versano in totale degrado e abbandono, la nuova dirigenza pensa ad aumentarsi vertiginosamente gli stipendi. Uno schiaffo a noi studenti sempre più precari, soffocati dai costi degli affitti, delle tasse, dei libri e del materiale» – spiega Giovanni Castronovo, studente di Lettere e portavoce del Laboratorio Studentesco Autonomo. 

    «Ci diranno che si tratta di fondi già destinati, che non dipende da loro. A noi importa sottolineare che quando le risorse le chiedono gli studenti non ci sono mai. Se per magia l’Ateneo è diventato ricco ci aspettiamo che da domani tutti gli idonei riceveranno le borse di studio, che chi ha diritto a un alloggio avrà immediatamente un tetto dignitoso sopra la testa, che le nostre strutture e i laboratori verranno messe a norma e ampliate, che si troveranno i soldi per aprire le biblioteche davvero e non con gli orari ridicoli attuali» – conclude Castronovo, che chiede al rettore di intervenire pubblicamente su questo tema, di rendere conto alla comunità studentesca delle sue azioni.


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